Camminando lungo il percorso della Mangialonga potrà capitare di imbattersi in strane apparizioni: una donna seduta ad aspettare su una poltrona erbosa, alcune cornici vuote, una bicicletta che sembra essere parte stessa del bosco, scritte meditative realizzate con il muschio sulle pareti di una chiesa decadente e una ragnatela di centrini sospesa a mezz’aria. Le opere d’arte, facenti parte integrante del percorso e realizzate appositamente per l’occasione, vogliono invogliare a una riflessione, non solo personale ma collettiva e condivisibile durante il cammino, sul senso dell’arte e sul senso della vita. Gli incontri con le installazioni, veri e propri esperimenti di Land Art che modificano e valorizzano temporaneamente il percorso, sono nati dalla volontà di Francesco Granducato, artista dalla sensibilità poliedrica dall’occhio attento e osservatore, e realizzate dall’artista con la collaborazione di Daniela Schivo. Attraverso l’arte, l’artista ci incoraggia a ricordare il ruolo svolto dalla natura nella nostra vita, promuovendo la partecipazione più che l’osservazione. Ogni volta che ci troviamo in mezzo alla natura ci ripetiamo di quanto vorremmo occuparcene più spesso, mentre il tempo e gli impegni spesso ce lo impediscono. Il tempo dell’attesa è un tempo necessario per accorgersi del bello che circonda: questo è il messaggio che Granducato vuole trasmettere attraverso una serie di opere che, sebbene possano essere contemplate singolarmente, paiono unite da un unico fil rouge. L’artista ci predispone alla bellezza e alla pazienza, favorisce la comprensione istintiva e sensoriale di ciò che più è importante nella vita: pone la nostra attenzione sul paesaggio esteriore per permetterci di riflettere su quello interiore. Chiedersi cosa stia aspettando una donna seduta, condividere ricordi legati a vecchi centrini uniti in un’unica ragnatela, leggere sui muri di una cappella diroccata che “i più grandi pensieri sono concepiti mentre si cammina” e cercare di comprenderne il significato, riflettere sul senso dell’arte e della volontà di imitazione di una natura che può smuovere emozioni attraverso una semplice cornice vuota, tutto fa parte di un invito che ci viene suggerito di accogliere senza remore. Acconsentendo e ponendo attenzione ad aspetti nascosti della realtà naturale, o a quelli che solitamente diamo per scontati, avremo l’opportunità di cambiare la nostra esperienza del mondo e di coglierne nuovi aspetti dall’insolita e inaspettata bellezza. Ci accorgeremo, riflettendo solitari o condividendo le nostre sensazioni, di aver imparato qualcosa di nuovo sull’arte e, inevitabilmente, su noi stessi. Buona passeggiata a tutti!