Gli esempi della produzione scultorea di Fabio Brandalise riflettono situazioni interiori differenti, generate dalla medesima urgenza espressiva, e legate tra loro da un coerente e rigoroso fil rouge stilistico. Le opere sembrano caratterizzate dalla ricerca di una sintesi visiva e da un’evidente volontà di favorire una riflessione sulla realtà circostante, mettendone in luce contraddizioni e finzione attraverso la coniugazione di tecniche antiche e materiali tipici dell’epoca contemporanea. L’approccio alla materia non convenzionale permette a Brandalise di sviluppare nuove soluzioni espressive, elaborazioni concettuali di forme tridimensionali mono o policromatiche che aderiscono senza indugi al fine unico dell’arte: comunicare e favorire la riflessione sull’epoca in cui l’artista vive e opera. L’accurata gestione del volume e dello spazio favorisce l’individuazione di uno spazio intimo e lirico come quello della coscienza artistica in cui tutto il procedimento avviene; l’uso della luce favorisce la dialettica tra chiari e scuri, in un perfetto e fragile equilibrio destinato a suggerire l’essenziale natura mutevole del tutto e quindi la sua ineffabile perfezione, espressa nel momento unico e presente. Un modus essendi di un universo in costante e mobile mutamento, che l’artista sembra voler fermare attraverso il suo operare. Nelle opere di Brandalise la gestualità incisiva e il lavoro fisico sembrano ricondurre il processo artistico a quello alchemico: l’artista, lavorando sulla materia, non fa altro che lavorare su se stesso, aderendo alla concezione junghiana dell’analogia fra l’immaginario alchemico e il processo personale di scoperta di sé, che invita a considerare le analogie tra il processo in cui la materia viene sublimata, e il processo di individuazione che la persona compie su di sé, raffinando la propria materia interiore. L’artista non tralascia, tuttavia, di fare riferimento all’autobiografia esistenziale: in linea con i principi dell’utilizzo di materiali tridimensionali eterogenei della scultura contemporanea (dai ready made in poi), accostandosi a volte alla trash art, altre all’assemblaggio o all’installazione, Brandalise salda, accosta e reinterpreta forme, elaborando un linguaggio personale e variegato che bene associa valenza estetica e significato simbolico.